La palla, finalmente, torna alla politica, in particolare al Parlamento, che tempo fa in maniera pilatesca, probabilmente per evitare di creare problemi o non sapendo come normare le infiorescenze di canapa, aveva scelto di non scegliere, cancellando prima della stesura finale della legge 242 del 2016 il paragrafo dedicato alle infiorescenze.
Dall’articolo 2 infatti, quello sulla liceità della coltivazione, era stato eliminato il comma numero 2 che prevedeva “la produzione di infiorescenze fresche ed essiccate per scopo floreale ed erboristico”.
Dopo che i giudici si sono dovuti sostituire al legislatore, interpretando, in assenza di norme certe, se il settore nato e sviluppatosi nel frattempo fosse lecito, creando in realtà più confusione di prima, ora il Parlamento italiano ha la possibilità di rimediare all’errore.
Per iniziativa del sentatore Matteo Mantero e di altri esponenti del M5S, è stata di recente presentata in Senato una modifica alla legge sulla canapa industriale per normare il commercio di infiorescenze, il taleggio e prevedere dei fondi per gli agricoltori che faranno ricerca e sperimentazione su nuove varietà con il disegno di legge numero 1324.
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