Correva l’anno 1964 quando il dottor Raphael Mechoulam, considerato il padre della ricerca sui cannabinoidi (il nonno, ci ha corretto scherzando quando l’abbiamo intervistato), isolò per la prima volta il THC. Vent’anni più tardi Mechoulam ha accertato che il THC interagisce con il sistema di recettori più grande del corpo umano, il sistema endocannabinoide. Ha poi scoperto che il cervello umano produce un proprio cannabinoide, una sostanza chimica che è stata chiamata anandamide dalla parola sanscrita “ananda”, che significa felicità.
Anche se ancora sconosciuto alla maggior parte dei ricercatori e medici professionisti anche a causa dell’ostinato proibizionismo nei confronti della cannabis, l’importanza del sistema endocannabinoide… Continua a leggere
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