Con Febbraio, in Jamaica, si da il via alla quindicesima edizione del Reggae Month: il mese della musica reggae. Periodo di forte richiamo per i turisti da tutto il mondo, questo appuntamento, istituito dal governo dell’isola, punta a valorizzare e promuovere l’identità di un genere musicale apprezzato in tutto il mondo: il reggae, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. In questo mese, il giorno 6 per la precisione, si festeggia anche il 77° anniversario dalla nascita del Re del Reggae: Robert Nesta Marley, detto Bob. La Jamaica deve proprio a Bob Marley il suo successo: pur essendo una piccola isola (estesa come l’Abruzzo) è quella più nota tra le decine presenti nell’arcipelago delle Antille.
La Jamaica è meta ambita per milioni di turisti che sognano spiagge bianche, palme, musica reggae e… cannabis!
La canapa è infatti strettamente legata alla Jamaica nell’immaginario collettivo, ma anche nella realtà. Il suo uso come “erba sacra” nel culto rastafariano, ha creato questa associazione che però è frutto di un grosso equivoco: molti credono che i jamaicani siano per lo più rastafariani ma non è così. La religione più diffusa è quella cristiano/protestante e i credenti “rasta” ufficiali sono poche migliaia (su 3 milioni di abitanti).
La ganja (pron. gangia), il nome jamaicano della cannabis, è comunque molto diffusa nell’uso tra la popolazione, come sostituto del più costoso tabacco: viene da sempre considerata un compendio alimentare, una base per medicinali ed è facilmente reperibile ovunque, grazie al clima molto favorevole alla sua coltivazione. Va comunque ricordato che è considerata una sostanza illegale, al pari di tutte le altre sostanze stupefacenti. Negli ultimi anni le cose però sono molto cambiate.
La ganja è tollerata per uso personale ma non in pubblico, ne è consentita la detenzione fino a 2 once (circa 56 grammi) con il classico stash (la scorta) ed è tollerata la coltivazione di 4/5 piante in giardino. La sua presenza, esplosa negli anni settanta con il successo del genere musicale del reggae e della nyabinghi, è di fatto parte della cultura rurale jamaicana: nel dialetto dell’isola si è soliti riferirsi alla ganja con l’espressione “food fi mi brain”… “cibo per la mia mente” e in alcune canzoni viene appellata come “the healing of the nation” ovvero “la cura della nazione”.
Da un paio di anni stanno spuntando numerosi “Dispensari”, soprattutto sulla costa nord, dove è possibile trovare cannabis a prezzi molto simili a quelli europei: un’occasione di guadagno che non è sfuggita alle grandi catene di alberghi dell’isola che si stanno attrezzando con i propri cannabis shop. Fonti locali ci raccontano che questa nuova corsa all’oro verde ha avuto ripercussioni sulla produzione “locale” di ganja: i prezzi sono aumentati e la qualità del prodotto “artigianale” è diventata molto variabile. Notizie ottime per i coltivatori jamaicani, le semenze indoor importate da USA ed Europa, stanno dando grandi soddisfazione, adattandosi sempre più al clima dei caraibi.
Semi-Matti, per tutto febbraio, celebra il mese dedicato alla musica, alla cultura e all’erba sacra jamaicana raddoppiando le promozioni: per tutti i visitatori del negozio di Varese, in via S.Sanvito 60, è disponibile un omaggio ispirato al mondo “rasta” per ogni acquisto di almeno 20 euro. Continua (anche online) la promozione Magic Cookie Combo che ti permette di avere 5 grammi di Cookie a soli 10 euro, per ogni acquisto di 10 grammi della tua cannabis preferita.
I regali sono disponibili fino a esaurimento scorte, quindi ti conviene venirci a trovare. Yaman!
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